Il Flauto nel Bosco – Omaggio a Grazia Deledda

Il compositore piemontese Alfredo Franco (1967) per Sardinia_Moving_Arts scrive una Sonatina per chitarra dal titolo “Il Flauto nel Bosco – Omaggio a Grazia Deledda”.

La voce narrante in Il flauto nel bosco si muove tra un mondo fantastico e uno macabro, con la necessità di far vibrare l’esistenza, di sentire in maniera totale, di registrare il dramma dell’individuo solo. In quell’individualità che rende tutti esseri speciali, bisognosi ed eroi a difesa della propria mediocre o titanica esistenza. La musica del flauto incanta, ammonisce, suggerisce voci di fate. È bucolico il contesto, ma severe sono le parole: “Che t’importa di conoscermi? La mia storia è, in fondo, come la tua”. La natura umana come la città, nasconde dunque un’animalità facile da svelare. Le parole preziose e dolorose come il viaggio dentro il vivere umano sono la filigrana di Grazia Deledda. Un gioiello sardo elaborato con ricami d’oro fino ed osceno come sanno esserlo certe incantevoli punte di corallo rosso.

Le note dell’autore Alfredo Franco sul suo brano:
“Ho scritto la Sonatina “Il flauto nel bosco” prendendo spunto da un breve racconto di Grazia Deledda, privilegiando le componenti arcaiche e misteriche peculiari dello stile della scrittrice per declinarle su uno strumento, la chitarra, dalle caratteristiche altrettanto particolari. E’ infatti attraverso un ideale fil-rouge che, grazie al virtuoso Cristiano Porqueddu, ho avuto modo di constatare con i miei occhi la persistenza di una dimensione paesaggistica unica nel panorama contemporaneo, a tratti aliena e lontana da ciò che al nostro orizzonte è oggi consueto. Il lavoro è articolato in tre tempi, senza soluzione di continuità, e fa uso di modelli formali tradizionali, ripensati secondo quello che è il mio stile di scrittura, che in questo caso vuole privilegiare un approccio narrativo ma non descrittivo. Da qui l’utilizzo di alcuni procedimenti stilistici ripescati da un passato musicale anche molto lontano, particolarmente efficaci nel definire un calco musicale di quegli aspetti naturalistici tipici del paesaggio nuorese. La notte, il silenzio contrappuntato dalla presenza fugace di un flauto panico, un senso di magico spaesamento sensoriale, una fiaba per adulti in buona sostanza, la persistenza del mito nonostante la quotidiana consuetudine. Spazi e tempi altri, ancora a fondamento di una certa idea di scrivere la musica.”

L’opera è parte integrante del progetto artistico Sardinia_Moving_Arts di cui sono direttore artistico ed è inserita nella tracklist del progetto discografico Novecento Guitar Sonatinas distribuito da Brilliant Classics.

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