Album de Colien para guitarra

Aunque es primavera,
nieva en ocasiones,
pero ya puede
derretirse el llanto
de los ruiseñores.


(Anche se è primavera,
nevica di tanto in tanto,
ma può già
sciogliersi il pianto
degli usignoli.)


Sono i versi di Nijō no Kisaki, concubina dell’imperatore 宇多天皇Uda-tennō (867-931).
Su questi versi il chitarrista portoghese Pedro Caldeira Cabral ha scritto “Breve Canto”, una pagina contenuta nell’ Album de Colien para guitarra – Musica espanola y portuguesa del siglo XX para poesia femenina antigua y medieval: obras breves para estudiantes di Cecilia Colien Honegger pubblicato dalla stessa Colien Honegger nel 1998.

Album de Colien para guitarra – con CD di Marco Socías

La genesi dell’album (brevi composizioni del XX secolo destinate agli studenti) è ben descritta nella prefazione.

La Colien racconta della forte sensazione che le davano gli alberi del giardino di un tempio buddista dove si era recata, come altri, per il puro piacere di visitarlo.
Gli alberi di quel giardino incantato parevano fatti di carta: i loro rami, invece di foglie o fiori, erano ricoperti di nastri intrecciati, contenenti gli auspici di successo negli studi, scritti dalle migliaia di ragazzi che venivano in quel luogo sacro a loro dedicato. A sinistra del nucleo principale del tempio c’era un padiglione dove un centinaio di studenti nelle loro uniformi nere o blu e bianche, inginocchiati sul tatami, avevano davanti a loro la metà di un antico poema scritto su carte colorate. Sentendo i primi due versi, il ragazzo che conosceva la poesia a memoria cercava tra le carte quella con i versi rimanenti scritti sopra, mentre batteva sul tatami quando la trovò. La Colien si è interessata a questo curioso gioco chiamato il “Gioco delle Cento Poesie” (Hyaku-nin-isshiu) e descrive come la sensazione di voce/battito, parola/suono, poesia/musica l’ha poi condotta ad ideare questa raccolta: poesie antiche e medioevali affiancate da pagine di musica, la pronuncia musicale di testi o, come lei scrive nella prefazione, “un diálogo entro lo concreto y lo abstracto.”
Nella raccolta figurano composizioni di autori come Antón García-Abril, Leo Brouwer, Tomás Marco, Joaquim Homs, David del Puerto…

Allegato alla pubblicazione cartacea, il CD di Marco Socías, registrato a Ivrea nell’aula magna del seminario vescovile.

Trenta (!) pagine originali davvero eccellenti che – ça va sans dire – hanno catturato la mia piena attenzione. Leggerò attentamente ognuna di esse e con ogni probabilità entreranno a far parte dei miei programmi di formazione.

La pubblicazione (e il CD) sono ancora disponibili qui.

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