Pagheremo i dispositivi ancora di più per colpa della SIAE

SiaeCopiaPrivata

Dopo aver strizzato soldi da blog e siti internet per i trailer cinematografici (!) adesso i prezzi di smartphone, tablet e Pc – assieme a quelli di decine di altri supporti e dispositivi – il prossimo anno, in Italia, aumenteranno di oltre cento milioni di euro.

Il salasso che sta per abbattersi sul mercato dei supporti di registrazione [cd, dvd, hard disk e pendrive] e dei dispositivi utilizzabili per la registrazione [telefonini, lettori MP3, smartphones, tablet, pc e persino televisori] è dovuto ad un Decreto al quale il Ministero dei Beni e delle Attività culturali sta lavorando, in gran segreto, da settimane allo scopo di aggiornare i cosiddetti compensi da copia privata ovvero l’indennizzo che la legge sul diritto d’autore prevede venga riconosciuto ai titolari dei diritti a fronte del sacrificio che soffrono ogni qualvolta un utente effettua una copia per uso personale di una loro opera, legittimamente – cioè dopo averne acquistato un originale – ma senza pagare un apposito prezzo.

Ed è incredibile che in una repubblica democratica una norma venga stilata dall’unico organismo (i cui vertici sono tutt’altro che nominati dai contribuenti).

Insomma, si viene multati prima di commettere il reato.

Sta bene.

Significa quindi che nell’HD o nel CD o nel Tablet potranno andare tranquillamente copie di opere protette dal diritto di autore? Se sì, chi non ha la possibilità di copiare un CD o un DVD o non sa che cosa sia un Mp3, pagherà diversamente?
Significa anche che agli autori verranno finalmente elargiti i giusti compensi?

Ma la domanda fondamentale è un’altra: a quando il collasso definitivo di questo enorme sistema mascherato da protettore dei i diritti di autore ma che in realtà non è altro che altro un modo per mungere gli italiani?

Fonte |  http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/12/diritti-dautore-lo-scandalo-della-copia-privata-salasso-da-duecento-milioni-di-euro/810369/

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