Intervista con Claudia Erba di Verbatim Ufficio Stampa

Claudia Erba, giornalista del Verbatim Ufficio Stampa, pubblica un’intervista sul quotidiano online SardegnaReporter sul prossimo concerto alla Carnegie Hall e sulle varie attività recenti.
Il link all’intervista integrale è qui.

Estratto:

Il 14 Luglio 2017 Cristiano Porqueddu terrà un concerto per chitarra sola alla Carnegie Hall, autentico tempio newyorkese della musica classica (e non solo), che dalla sua apertura, nel 1891, è stata teatro di oltre di 46.000 esibizioni. Tra gli altri Chaikovsky, Rachmaninoff, Maria Callas, Luciano Pavarotti, Miles Davis, Billie Holiday, Ella Fitzgerald, i Beatles, i Rolling Stones, Frank Sinatra, Bob Dylan, Josephine Baker, Stevie Wonder, David Bowie e Nat King Cole hanno calcato il palco di quella che è considerata una delle più importanti sale da concerto di musica classica e leggera a livello mondiale. Il programma del concerto di New York annovera tre compositori italiani – Angelo Giardino, con le cui pagine Porqueddu ha un feeling particolare, Franco Cavallone e Alfredo Franco- e un compositore spagnolo, Juan Manén. Riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della musica del XX e XXI secolo per chitarra dello scenario contemporaneo e consacrato dalla critica quale « figura di riferimento per le nuove generazioni di musicisti», il nuorese Porqueddu ha all’attivo un monumentale catalogo discografico e un contratto di distribuzione mondiale con la major discografica Brilliant Classics. In qualità di editor per le prestigiose Edizioni Musicali Bèrben ha oggi comunicato il bon à tirer per la composizione per chitarra sola “Passacaglia”, del compositore italiano Paolo Bozzola. Rigore filologico e sperimentazione delle possibilità sonore e degli infiniti orizzonti espressivi dischiusi dal proprio strumento, sorretti dalla pratica costante della “santa disciplina dello studio” di segoviana memoria, si intrecciano nell’idioma chitarristico di Porqueddu, cesellatore meticoloso capace di vestire le composizioni di risonanze inedite, trascendendo la dimensione dell’esecuzione e della discepolanza a favore di una filiazione creativa e metamorfica.

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