Sonata for Guitar di Harry Somers

Lettura del giorno: Sonata for Guitar del compositore canadese Harry Somers (1925-1999).

La scrittura è leggera, tutt’altro che elaborata, ma abbastanza solida. Somers apertamente descrive una pagina “composta all’interno della cornice tecnica e stilistica del repertorio tradizionale per chitarra” e forse è un peccato perché la sensazione è quella di una composizione solida ma legata a una tecnica di un secolo e mezzo fa.

L’operazione riesce in pieno, beninteso, a differenza di una quantità preoccupante di composizioni pubblicate nel 2025 che sembrano scritte da un Carulli annoiato e alle prime armi. Il vocabolario di Somers è ricco e lo si può evincere dalla prima pagina. I processi di modellazione dei temi sono originali e considerando che il brano è del 1959 sono tollerabili le rare derive manieristiche (una su tutte la nota singola ribattuta dal ponte alla buca).

Al momento della scrittura di questo articolo, l’unico disco che contiene la registrazione della Sonata di Somers è quello di Vincea McClelland. La prima esecuzione ha avuto luogo nel corso della stagione 1963/1964 della Guitar Society of Toronto.

Qui l’interpretazione di Michel Cardin:

Per scoprire Somers al suo meglio, in ogni modo, occorre ascoltare la sua musica per piano: notevole davvero. Del compositore esiste un concerto per chitarra e orchestra del 1984 e ha usato la chitarra anche nell’arrangiamento del recitativo della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.

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