Breve guida per lunghe passeggiate sulla costa della Sardegna

I. Preambolo e primo tentativo. Marzo 2022.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: non amo le escursioni. Non sono il tipo da scarpone e zaino in spalla, per intenderci. Per questo motivo, esperti di questo genere di passatempo a contatto con la natura, potrebbero trovare questo post divertente, nel migliore dei casi…

Ciononostante un paio di mesi fa (eravamo nei primi giorni di Marzo e qui si sentivano già i profumi della primavera), mentre facevo due passi sulla spiaggia prima delle lezioni, mi sono domandato come sarebbe stato raggiungere un’altra spiaggia passando dalla battigia, o anche dagli innumerevoli sentieri accanto alla spiaggia. E magari poi continuare ancora, per la spiaggia successiva. In Sardegna sono presenti circa un quarto delle coste italiane (1.849 km sul totale dei 7.456 km dell’intero paese) e le meraviglie osservabili e visitabili sono pressoché innumerevoli. Questo dettaglio unito al quell’antico senso di sfida verso me stesso ha generato in me in pochi istanti l’idea di percorrere un determinato numero di chilometri a piedi spezzandolo in due pernottando in un igloo.

Come spesso accade l’entusiasmo ha avuto la meglio: in meno di mezza giornata avevo stilato una lista di oggetti necessari e grazie a memoria dei luoghi affiancata dalla precisione millimetrica di Google Earth disegnato il percorso che avrei calcato. Ho organizzato tutto nei minimi dettagli (soste incluse) e condiviso la cosa con un amico che ha accettato di percorrere con me il tragitto. L’esperienza è stata splendida anche se per colpa del meteo non siamo stati in grado di portarla a termine. Il percorso prevedeva il raggiungimento dell’Oasi Protetta di Bidderosa dalla spiaggia di Cala d’Ambra a San Teodoro. Ecco il percorso su Google Earth in un video con le principali tappe.

La giornata era coperta e, come detto sopra, un temporale all’altezza di Posada ci ha impedito di continuare e di pernottare nei nostri igloo. Del percorso preventivato abbiamo calcato solo trentatré chilometri.

Ecco un essenzialissimo reportage.

II. Seconda volta. Maggio 2022

Stavolta ho deciso di fare tutto da solo. Questa decisione mi ha costretto a prendere alcune precauzioni e, dopo la prima esperienza, mi ha messo in condizione di avere le idee più chiare su più dettagli. Li vedremo sotto, nel piccolo vademecum che ho scritto.

La prima cosa che ho fatto è stata quella di disegnare il percorso e come la prima volta, ho fatto uso di Google Earth. Ecco il video con le tappe principali:

Aiutato da una giornata decisamente migliore dove il sole era alto e caldo e la temperatura ha oscillato dalla mattina presto alla sera tra i 21 e i 28 gradi, ho completato con successo l’intero percorso, calcando un totale (dice il mio FitBit) di quasi cinquanta chilometri. Il primo giorno oltre trentasette, il secondo oltre dodici. Ecco lo screenshot dal cruscotto della app del FitBit:

Il percorso era sostanzialmente una parte del primo ma ho deciso, essendo da solo, di percorrerlo con tempi decisamente più lenti, quasi meditativi. Questo mi ha aiutato a raggiungere l’obiettivo senza uno sforzo eccessivo ma, cosa più importante, a fermarmi spesso per contemplare la meraviglia che avevo intorno per tutto il tempo che desideravo. Qui di seguito un altro stringato reportage dell’intero percorso:

Un successo su tutta la linea!
Camminando lentamente ho sì, alla fine, avvertito la fatica ma niente che non potesse passare con una buona cena e una bella dormita. Mentre camminavo, soprattutto verso la fine, ho ideato una piccola guida per chi volesse cimentarsi in piccole avventure simili.

Prego chi legge di considerare che si tratta di consigli di un entusiasta e che di professionale non hanno nulla. Anzi, facciamo così: prego chi avesse dettagli da correggere o altri nuovi da suggerirmi di farlo in risposta al post.


Vademecum per piccole avventure sulla costa

Distinguiamo due diverse opzioni di viaggio che ci porteranno a definire meglio il necessario per ogni camminata. I tre casi hanno in comune le seguenti caratteristiche:
A) La lunghezza del percorso oscilla tra i 40 e i 50 km
B) Il periodo nel quale viene effettuata la camminata è quello di una primavera inoltrata o di un’estate con temperature tra i 13-15 gradi (minima notturna) e i 25-29 gradi (massima diurna)
C) Il percorso è ideato su una costa che presenti un’ampia maggioranza di spiagge sia sabbiose che rocciose ma non scogliere.
D) Nessuna fretta nel raggiungere la destinazione. Il passo oscillerà quindi tra i 3 e i 3,5 km orari. Una camminata molto lenta e riposante. Niente ansia da prestazioni.


:: OPZIONE UNO: TEMERARI ::

La prima eventualità l’ho chiamata TEMERARI, è per chi non teme il peso sulle spalle di una tenda igloo, un materassino e un sacco a pelo e ovviamente passare la notte in pineta o in una spiaggia solitaria. Si tratta di quello che ho fatto in Maggio, in solitaria.
Questo percorso prevede una sosta notturna che andrebbe programmata accuratamente sulla base della distanza e della velocità di percorrenza. Sulla costa della Sardegna le pinete sono pressoché innumerevoli. Una buona parte vieta il campeggio libero ma per una notte, se montate la tenda al crepuscolo e la smontate entro le 8 – 8:30 difficilmente avrete problemi.
Per questa eventualità, per chiudere bene il cerchio, sarebbe divertente portarsi dietro delle derrate alimentari da consumare la sera prima di dormire. Scatolame vario, ovviamente. Niente che possa rovinarsi durante il percorso. In pratica, per questa opzione di tragitto, questa è la lista delle cose che dovrebbero essere necessarie:

La questione asciugamani è legata al tempo. In caso di temperature che consentono una nuotata optate per un telo da bagno altrimenti un asciugamano da viso. Nel caso inoltre si desideri monitorare il percorso con un software gps, è necessario un Power Bank serio: Il GPS unito alla connessione dati consuma la batteria dello smartphone ad una velocità sorprendente.

Discorso abbigliamento . Qui, ovviamente, le cose possono cambiare a seconda del periodo. Per quanto mi riguarda ho avuto modo di percorrere una quarantina di chilometri in costa in Aprile e altri cinquanta in Maggio. Qui in Sardegna è il periodo migliore ma Aprile può tendere delle trappole meteo mica-da-ridere. Io faccio riferimento ai siti meteo per avere quantomeno un’idea delle massime e delle minime quindi, in base a questo, ho fatto queste scelte:

Temperature che oscillano tra i 12 (notte) e i 22 gradi (giorno)
(ovvero la mia esperienza di percorso in Aprile)

Temperature tra i 18 gradi (notte) e i 28 gradi (giorno)
(ovvero la mia esperienza di percorso in Maggio)

Appunti sparsi:

  • Per i leggings, i pantaloni, i pantaloncini e le maglie preferite sempre materiali in poliestere. È altamente probabile che camminando a ridosso della battigia o dovendo superare qualche fiumiciattolo vi ritroviate i capi che avete indosso non perfettamente asciutti.
  • Stesso discorso per le scarpe. Evitare tassativamente pelle e preferire scarpe ultraleggere composte al 100% da materiale sintetico. Per quanto ci stiate attenti, un piede in una pozza d’acqua nascosta da erbe o canne lo metterete di sicuro.
  • La notte fuori non deve necessariamente essere trascorsa in una pineta o in una spiaggia qualsiasi. Si potrebbe ipotizzare di pernottare in un camping per una notte ed avere a disposizione tutti i servizi che questo offre. Un’ottima alternativa a chi non ama come me la solitudine assoluta.

:: OPZIONE DUE: RILASSATI ::

La seconda eventualità è RILASSATI (l’accento mettetelo dove pensate sia più opportuno). Si tratta dell’opzione che vede uno zaino molto più leggero (senza igloo, materassino e sacco a pelo e cibo in scatola) e niente notte da trascorrere in tenda.

Potrebbe sembrare una cosa piuttosto banale ma non lo è. Studiando bene il percorso si può scegliere di alloggiare in un Bed & Breakfast qualsiasi al termine della prima giornata. Quindi, notte in un letto comodo e si riparte l’indomani mattina verso l’obiettivo finale. È ciò che ho in mente di fare per le mie prossime uscite.

In Sardegna è molto difficile trovare un borgo o un piccolo paese sul mare che non abbia dei B&B attivi nel periodo primaverile o estivo. Basta tracciare un percorso che ne veda uno che possa ospitarci per la notte (attenzione, in fase di prenotazione, ad eventuali clausole di orari di arrivo: fate bene i conti!) ed il gioco è fatto.

In questo caso, la lista delle cose che andranno nello zaino è decisamente ridotta. Questo consente un movimento più leggero e un passo lievemente più rapido ferma restando la mia idea di una passeggiata che non deve avere come obiettivo la brevità della sua percorrenza.

Quindi ecco la lista:

Per quel che concerne l’abbigliamento, vale tutto quello che è stato già detto per l’opzione TEMERARI.

Appunti sparsi:

  • L’alloggio in un B&B potrebbe invogliare ad una serata in pizzeria o ad una bibita fresca in qualche locale sul lungomare. Aggiungete un paio di jeans ed una T-shirt in più allo zaino se vi causa problemi andare in giro in calzoncini corti.
  • Considerata l’assenza di oggetti pesanti, chi ne è in possesso potrebbe pensare di portarsi dietro una macchina fotografica o una GoPro.

Per la mia prossima avventura (primi di Giugno) intendo provare l’opzione RILASSATI con l’alloggio in un B&B. Questo il percorso:

Grazie per essere arrivati in qui nella lettura. Se avete consigli da aggiungere per favore non esitate a farlo in risposta.

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