Iscrizione alla SGAE per la protezione dei diritti di autore /1

[PRIMA PUNTATA]

A seguito del grande numero di richieste ricevute via eMail sulle modalità di iscrizione alla SGAE per la protezione dei diritti di autore mi sono deciso a scrivere una breve serie di post sulla procedura di iscrizione. La stessa procedura è semplicissima, veloce e, a scanso di equivoci, garantisce la protezione dei diritti di autore in tutto il mondo.

In questo primo post elencherò i principali motivi (perché sono tanti!) per cui scegliere la SGAE e stare alla larga (molto alla larga) dalla SIAE.

>> Il primo motivo è senza ombra di dubbio i costi. Elevatissimi e sostanzialmente ingiustificati (perché una persona deve pagare ogni anno per assicurarsi il suo diritto di autore? Per lo spazio in una riga di un database?).

Iniziamo con la fase di associazione.
La SIAE chiede una cifra di oltre 280 EUR (per verificare ecco il tariffario aggiornato su questa pagina) e vi costringe a pagare oltre 150 EUR ogni anno. Mi sono sempre chiesto: e chi non paga?
La SGAE chiede una cifra pari ad una pizza capricciosa e una coca-cola: 15,00 EUR (sì, quindici euro) una tantum, a vita, proteggendo il tuo diritto di autore in tutto il mondo.

Aggiornamento Gennaio 2015

Dal 1° Gennaio 2015 l’iscrizione alla SIAE (se ne devono essere accorti) per chi ha meno di trent’anni è gratuita. Ma non preoccupatevi: dal 31° anno si paga.

Trattenute
SGAE trattiene una percentuale del 20% [Aggiornamento del 1° Gennaio 2015] e se un’opera viene eseguita al di fuori del territorio spagnolo non vengono effettuate trattenute aggiuntive a quelle effettuate dalle altre società.

>> Il secondo motivo è il supporto in fase di registrazione (per diventare socio) e di deposito/registrazione di una nuova opera.

Tutto online, attraverso l’area SGAE RESPONDE.  Ho auto un operatore (sempre lo stesso!) che ha seguito la mia pratica di iscrizione per tutto l’iter e mi forniva risposte in meno di 48 ore lavorative. Avete mai provato a contattare la SIAE, che so, per avere 100 bollini? Io sì. Ho atteso 18 giorni una risposta e la stessa era un copia-incolla e un numero verde che ho chiamato e mi ha tenuto al telefono 40 minuti di cui 33 in attesa.
Hai un’area specifica per le domande (che restano memorizzate in un archivio consultabile nel caso in cui dovessi dimenticare una riposta data mesi prima) a cui è stata data una risposta e non devi convincere qualcuno al telefono che non stai cercando di imbrogliare.

>> Il terzo motivo è la copertura dei diritti di autore in tutto il mondo

Senza essere costretti a pagare cifre aggiuntive la copertura dei diritti è worldwide ossìa, in tutto il mondo.

Nella prossima puntata ci occuperemo delle pratiche per l’iscrizione con la traduzione completa dei documenti necessari e delle modalità.


Per ogni ulteriore chiarimento o se avete suggerimenti per migliorare questo Vademecum, inviate un messaggio in risposta ad una delle puntate. Per favore, non inviate messaggi privati o usando il sistema di Contatto del sito web per chiedere informazioni o istruzioni in merito alla registrazione SGAE.

53 thoughts on “Iscrizione alla SGAE per la protezione dei diritti di autore /1

  1. Mario Reply

    Ciao a tutti , volevo delle informazioni in merito al discorso dei live .
    Mi spiego , come tutti sapranno , quando si fanno concerti nei locali , nei palazzotti ecc. a inizio serata o alla fine si deve compilare il famoso Borderaux , la domanda che pongo è la seguente:
    Se mi iscrivo alla Sgae , in che modo mi arriva la percentuale di tutti i borderaux che faccio ?
    La Siae gira tutto alla Sgae o devo fare qualche procedura particolare?

    Grazie a tutti

  2. Pierdomenico Niglio Reply

    Ciao Cristiano, sono un giovane musicista non ancora maggiorenne (ne faccio 18 ad aprile) e vorrei inscrivere alla SGAE ma ho visto che bisogna essere maggiorenni, quindi nel frattempo posso dare i nominativi di un genitore ?
    Quando poi divento maggiorenne come faccio per togliere i nominativi dei genitori e mettere i miei?
    Grazie in anticipo!

    • Cristiano Porqueddu Post authorReply

      Mario, ti consiglio di attendere il mese di Aprile del 2014 in modo da non incartarti con procedure che potrebbero rivelarsi davvero noiose.
      Se proprio non puoi attendere, sì, dovresti necessariamente far sottoscrivere il contratto ad uno dei tuoi genitori.

  3. bernardo Reply

    ciao cristiano! complimenti per la guida!!!
    ti volevo chiedere un chiarimento su questo trafiletto: “Trattengono il 15% in fase di liquidazione sul totale dei diritti ma solo se maturi una cifra pari o superiore a quella che tu definisci in fase di registrazione.”
    non essendo un esperto non credo di aver capito come funzioni veramente questa cosa.
    grazie mille!

    • Cristiano Porqueddu Post authorReply

      Che al momento della liquidazione del dovuto, invece di pagare una quota fissa annuale, che la tua musica venga suonata o meno (ti ricorda qualcosa?) ti viene trattenuto il 15% del totale.

  4. Alessandro Reply

    Ciao Cristiano! Per la vendita di un disco IN ITALIA, si ha bisogno dei bollini SIAE e quindi conseguente iscrizione. E’ vera questa cosa o posso registrare e vendere in Italia nonostante l’iscrizione alla SGAE?
    Grazie in anticipo per la risposta

  5. ninuxo Reply

    grande! Questa guida è semplicemente perfetta.
    Vorrei capire, una volta iscritto alla SGAE, nel compilare il modulo siae quando dei miei brani vengono inseriti in una raccolta, cosa devo mettere.
    Credo di dover dichiarare di “non essere iscritto alla siae” ma “essere il compositore dei brani”, però mi sfugge il passaggio successivo
    grazie

      • ninuxo Reply

        ho richiesto l’iscrizione alla sgae, non ero iscritto siae per motivi miei. un paio di mie composizioni verranno pubblicate in un cd di prossima uscita, ma non ho capito bene come tutelare i miei brani e, visto che la pubblicazione è italiana mi è venuto il dubbio che devo considerare la siae come mio ente di riferimento in questo paese

        • Cristiano Porqueddu Post authorReply

          I brani sono tutelati perché depositati alla SGAE.
          Se vengono eseguiti in un CD dipende da dove il CD viene stampato. Se è stampato in Italia, la SIAE verserà alla SGAE la tua quota.
          Nel dubbio effettua una comunicazione ufficiale alla SGAE di questa produzione discografica anche perché della SIAE, io, non mi fiderei troppo.

          • Cristiano Porqueddu Post author

            Grazie Antonio! Apprendo adesso – incredulo – che:

            ” se un autore si iscrivesse alla SIAE per la necessità di riscuotere diritti d’autore sul passaggio televisivo di una propria musica, sarebbe obbligato a passare anche tutto resto del proprio repertorio in SIAE, trovandosi quindi impossibilitato a rilasciare in Creative Commons una qualsivoglia delle proprie composizioni.
            Il punto non è banale perché in questo modo è impossibile, da parte di un autore, rinunciare alla riscossione dei diritti d’autore anche nelle esecuzioni per beneficenza da lui sostenute, approvate e magari addirittura promosse.”

            E’ delirio allo stato puro.
            Delirio.

  6. ste965 Reply

    Ciao Cristiano.
    Mille grazie per le traduzioni e spiegazioni sulla SGAE.
    Mi dici per favore -non ho trovato nulla- qualcosa in merito ai bollini SIAE? COme funziona essendo registrati in SGAE?
    Grazie,
    Stefano

  7. Fabio Reply

    Ciao bellisima guida ed interessante ma lo stesso discorso vale anche per chi vuole usufruire dei diritti d’autore ? Io ho una web radio ma il tasso da usurai con la SIAE e da chiusura

  8. Dario Reply

    Ciao Cristiano
    Grazie veramente per quello che hai fatto in queste pagine!
    Volevo chiederti due cose: ad un certo punto si parla di allegare alla domanda un programma di sala. Ma se voglio tutelare la mia opera non è detto abbia a disposizione un programma di sala.

    La seconda cosa è questa: secondo te è possibile registrarsi non come autore ma come “casa editrice”? e’ una cosa che mi frulla in testa da un po’ ma vorrei capire se sia possibile anche perchè ci sarà da fare una società suppongo.

    Grazie ancora.

    Dario

    • Cristiano Porqueddu Post authorReply

      Ciao Dario,

      per il programma di sala puoi ignorare il file. E’ un parametro utile se l’opera è, per esempio, già registrata e già eseguita.
      Riguardo alla seconda domanda, in tutta onestà, non so risponderti. La cosa migliore è contattare direttamente la SGAE per informazioni.
      Se però hai una Partita IVA e tutte le carte in regole non vedo che genere di problemi potresti avere.

      Posso chiederti la cortesia di farmi conoscere la loro risposta?

  9. Alessio Meleo Reply

    Ciao, volevo farti delle domande generali che sicuramente saranno utili anche per altre persone che leggeranno questa guida.

    1. Una volta depositato il brano presso SGAE, se inserisco questo brano nel borderò siae, mi verranno pagati i diritti? Se si, quanto sono le somme per brano? C’è un link del sito SGAE dove vengono elencati i prezzi?

    2. Se voglio fare un disco, come funziona se i brani sono depositati con SGAE? Comunque devo richiedere i bollini alla SIAE? (quindi dovrei comunque fare l’iscrizione alla SIAE?)

    3. SGAE è solo per la protezione del brano? Per guadagnare qualcosa devo essere iscritto sia a SGAE che a SIAE? Ma poi a cosa servirebbe SGAE?

    Grazie Cristiano per la tua grande disponibilità.

    • Cristiano Porqueddu Post authorReply

      Ciao Alessio, rispondo punto per punto,anche a te:

      1. Certamente. Come ho già detto in più di una occasione la SIAE è tenuta a versare alla SGAE la quota che ti spetta per quella singola esecuzione. Sarà poi la SGAE a pagarti il dovuto.

      2. Qui la questione è piuttosto delicata.
      Che cosa è il Bollino SIAE? La risposta ce la dà direttamente il sito SIAE.it :

      “Il contrassegno SIAE è uno strumento di autenticazione e di garanzia, ad uso sia delle Forze dell’Ordine che del consumatore, che può così distinguere il prodotto legittimo da quello pirata, e permette di individuare chi lo produce o commercializza.”

      ed ancora:

      “La Legge sul diritto d’autore, n. 633/1941), stabilisce (art. 181 bis) che su ogni supporto contenente programmi per elaboratore o multimediali nonché su ogni supporto (CD, cassette audio e video, CD Rom, DVD, ecc.) contenente suoni, voci o immagini in movimento che reca la fissazione di opere o di parti di opere protette dalla legge sul diritto d’autore (art. 1, primo comma, legge n.633/1941) destinati al commercio o che vengano ceduti in uso a qualunque titolo a fine di lucro deve essere apposto un contrassegno. Il compito di applicare il contrassegno, cioè di “vidimare” i supporti è affidato alla SIAE. Le modalità di rilascio e di utilizzo del contrassegno sono regolamentate dalDPCM 23 febbraio 2009, n.31 (GU n.80 del 6 aprile 2009).”

      Detto in altre parole: il bollino non è, in principio, legato alla riscossione di diritti d’autore, bensì al fatto di poter dimostrare che un supporto contenente un’opera di ingegno non è contraffatto.

      Quindi il tuo caso è quello che vede un autore registrare opere NON depositate in SIAE (bensì in SGAE).

      A) Se vuoi vendere questo CD su territorio nazionale DEVI apporre il bollino SIAE su ogni CD ma il costo in questo caso, è irrisorio: 0,031 euro per ogni copia (1000 copie = 31 euro).

      B) Se NON vuoi vedere ma creare delle copie omaggio devi acquistare i i bollini per copie omaggio, che costano 0,0181 euro per copia (1000 copie = 18 euro).

      3. La SGAE protegge il tuo diritto di autore e, come tutte le società preposte a questa funzione, ti riconosce la tua quota. Dopo una esecuzione del tuo brano l’organizzatore dell’evento nella compilazione del borderò SIAE deve inserire normalmente il tuo nome e cognome e titolo dell’opera. La SIAE girerà alla SGAE la quota che ti spetta.

      Per sicurezza fai come faccio io: comunica alla SGAE l’avvenuta esecuzione del tuo brano, così, tanto per effettuare tu, autore, un controllo sull’operato della SIAE. >Trovi il modulo e le istruzioni qui: http://www.sgae.es/socios/musica/gestiona-tus-derechos/notifica-tus-conciertos/

  10. ntosound Reply

    Cristiano grazie mille!
    ho seguito poi il tuo tutorial e mi sono iscritto alla sgae. Ho un brano depositato, altri 10 circa in transito; stanno impiegando qualche settimana, penso perché molti sono di musica elettroacustica, senza spartito ma con i files audio.
    Vorrei chiederti se la sgae dispone di un servizio tipo il ‘pitagora’ della siae. Dovrei depositare arrangiamenti e riferimenti ad altre musiche che ho inserito in mie opere ma non so come fare per conoscere a chi appartengono i diritti e quindi chiedere l’autorizzazione
    grazie
    Antonio

    • Cristiano Porqueddu Post authorReply

      La SGAE, se hai ben visto, nella fase di invio di un’opera da depositare, prevede anche trascrizioni o rielaborazioni. Naturalmente, per poter operare in questo senso, hai l’obbligo di chiedere la dichiarazione scritta a chi detiene i diritti dell’opera che vuoi trascrivere o rielaborare e comunicarla alla SGAE in fase di deposito. Come fare per risalire agli autori delle opere che rielabori è una operazione devi svolgere indipendentemente dalla SGAE: devi effettuare una ricerca per scoprire se il tema musicale che stai rielaborando è o non è di pubblico dominio, chi detiene i diritti di autore ecc.

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